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Ibridare la Spatial Augmented Reality con l'Augmented Reality

 

Il sistema che si espone ha la finalità di utilizzare due tecnologie diverse appartenenti alla stessa famiglia della realtà aumentata: il video mapping associato alla realtà aumentata funzionante attraverso opportune APP. Alcuni articoli apparsi su riviste di settore dimostrano come l'uso della realtà virtuale è e continuerà ad essere vincente nel breve periodo. Ne sono una dimostrazione le grandi vendite dei google cardboard che hanno consentito a tutti di provare questa tecnologia ad un costo accessibile. Sul lungo periodo la realtà aumentata sarà vincente e per una serie di fattori facilmente intuibili. Chiudere la visione in un mondo virtuale significa limitare la stessa esperienza in un mondo creato per l'occasione. Per questo motivo si è pensato di creare un sistema ibrido che sfrutti i due sistemi di realtà aumentata.

In questo modo il fruitore guardando nel visore sarà sempre consapevole della realtà circostante. A differenza dei classici sistemi a QR code questo sfrutta un sistema che sovrappone i contenuti con un buon grado di precisione. Il marker diventa la superficie stessa e i contenuti dialogano con quelli proiettati con la tecnica del video mapping. Il fine preposto è stato quello di utilizzare elementi presenti in commercio che messi in relazione tra di loro hanno consentito di creare questo tipo di realtà ibrida chiamata appunto doppia realtà aumentata. Tale applicazione si presta molto bene in ambito museale dove è possibile applicarla per l'estensione di ulteriori contenuti e per rendere più interessante, ma non invasiva per il fruitore, la visita stessa. Tale lavoro rappresenta la naturale evoluzione di quanto prodotto per il Blocco N XLVI del Partenone.