GLOWFestival, Ed. 2013-2016

 

Il video mapping indoor per la promozione dei beni culturali: il caso del GLOWFestival, Edizioni 2013-2016

Le esperienze maturate dallo Studio Glowarp nell'applicazione della Spatial Augmented Reality (S.A.R.) hanno permesso di ideare una manifestazione intitolata GLOWFestival al fine di rivalutare, attraverso l’uso di tecnologie digitali, beni culturali sotto-valorizzati della città di Ostuni. La valorizzazione, non intesa come sostitutiva del valore storico e culturale fornisce un metodo di fruizione alternativo attraverso l'uso dell'installazione multimediale. L'uso effimero della luce e le tecnologie basate su di essa, promuovono uno sviluppo sostenibile della cultura attraverso una utenza interessata a tali applicazioni. Ideata come manifestazione quadriennale arrivata nel 2016 alla sua ultima edizione, evoca un evento interamente dedicato all'utilizzo della luce come medium artistico. Fondamentale è stato il ruolo del web, che si è rivelato un ottimo spazio di condivisione/diffusione e ha permesso l’attivazione di una serie di collaborazioni interdisciplinari nel settore dell'ICT. La diffusione attraverso social ha reso possibile la partecipazione di artisti provenienti da tutto il mondo, che sono confluiti in un ambiente aperto alla condivisione di competenze digitali. Le scelte strategiche intraprese hanno reso possibile l’avvicinamento di diverse fasce d'età alle potenzialità espressive che tale mezzo offre in termini di spettacolarizzazione attraverso la forma dell’edutainment artistico. La partecipazione gratuita era rivolta ad artisti di tutte le nazionalità. Si vuole in questa sede procedere a una disamina relativa ai risultati, alle criticità ed alle potenzialità derivanti da tale esperienza quadriennale. Il GLOWFestival si è configurato nel panorama nazionale e internazionale come una manifestazione che ha dimostrato grandi potenzialità. L'intuizione di unire antico e contemporaneo in un piccolo centro storico è stata vincente in quanto ha offerto una diversa tipologia di approcio alla fruizione del bene culturale attraendo artisti di tutto il mondo a confrontarsi con un territorio e cultura diversi con la naturale ricaduta in pubblicità che il territorio ha avuto, come conseguenza della diffusione delle attività sui canali social in Italia e all'estero. L'intuizione iniziale è stata confermata dalla grande partecipazione negli anni di pubblico anche se ad oggi rimangono criticità a più livelli: associativo, comunale e regionale. In tal senso aver programmato una durata quadriennale ha permesso di valutarne i risutati e rinviare al futuro una possibile nuova edizione a patto di mutate e più favorevoli condizioni.

 

 

 

Beni culturali in Italia e campi di applicazione

In Italia esiste un ordinamento ben preciso che regolamenta gli interventi sui beni culturali considerandoli come testimonianze, materiali e immateriali, aventi valore di civiltà. La normativa legislativa che regola in Italia il mondo dei beni culturali è il Codice dei Beni Culturali, emanato nel 2004 (DLgs 42/2004 e s.m.i). Questa legge stabilisce, in linea di principio, cosa è, o non è, bene culturale, definendo al contempo i vincoli ai quali sono soggetti questi beni, nonché le azioni di tutela e salvaguardia da attuarsi nei loro confronti. Il Codice dei Beni culturali e del Paesaggio, fissa all’art. 6 i principi fondamentali della funzione/attività di valorizzazione del patrimonio culturale, definendola come “[…] esercizio delle funzioni e disciplina delle attività dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso, al fine di promuovere lo sviluppo della cultura […]”. In questo caso il GLOWFestival rientra pienamente nelle finalità previste dalla legge e sulla base di questa considerazione sono state create e messe in atto tutte quelle azioni che hanno permesso di far crescere il Festival in un arco di tempo molto breve. Tale valorizzazione non vuole sostituirsi al valore storico e culturale delle location, ma vuole fornire un metodo di fruizione alternativo attraverso questo tipo di installazione multimediale. Inoltre l'uso effimero della luce e le tecnologie basate su di essa promuovono uno sviluppo sostenibile della cultura e di un determinato tipo di turismo interessato alle nuove tecnologie applicate all'arte.

 

Una location d'eccezione: Ostuni

Ostuni è un comune italiano di circa 32.000 abitanti della provincia di Brindisi, Puglia. Detta anche Città Bianca, per via del suo caratteristico centro storico che un tempo era interamente dipinto con calce bianca, oggi solo parzialmente. Il suo territorio è parte integrante della Murgia meridionale, al confine con il Salento. Rinomato centro turistico, dal 1994 al 2014 ha ricevuto importanti riconoscimenti per la pulizia delle acque della sua costa e per la qualità dei servizi offerti, divenendo la città con il mare più pulito d'Italia. Nel 2005, inoltre, la Regione Puglia ha riconosciuto il comune come "località turistica". La scelta della location è stata di fondamentale importanza per il Festival in quanto è una città a forte vocazione turistica ed è collocata in un percorso, quello della valle d'Itria, tra i più suggestivi in Italia. Di grande importanza per la diffusione delle attività del GLOWFestival è stata anche la scelta del periodo che ogni anno ricade con le festività pasquali (sabato, domenica, lunedì). In questi giorni la città non offre grandi manifestazioni e quelle che ci sono non sono di importanza tale da attrarre un flusso turistico che sia preposto ad andare appositamente in città per vederle. Questa mancanza ha permesso, nei giorni indicati, di rendere il GLOWFestival l'unica manifestazione presente in quel periodo e di diventare in pochissimo tempo conosciuta e apprezzata. Inoltre nel progetto nell'idea di progetto iniziale c'è quella di far diventare tutto il centro storico un'unica location votata alle nuove tecnologie e al video mapping. Sono state individuate delle potenziali location all'interno della città, ognuna delle quali è diventata di anno in anno una sede diversa del GLOWFestival. Tappa fondamentale del GLOWFestival è stato il continuo coinvolgimento da parte degli abitanti nel capire le potenzialità e sfruttarle. Non a caso si è deciso di avere un incontro con la cittadinanza per spiegare le finalità e chiedere un supporto.