tecniche avanzate di video mapping: spatial augmented reality applicata al bene culturale. vol iI

TECNICHE AVANZATE DI VIDEO MAPPING:
Spatial Augmented Reality applicata al bene culturale. Vol.II


Autore: Donato Maniello
Prefazione: Antonio Lampis
Collana di Nuove Tecnologie per l'Arte
2018 Edizione Italiana – ISBN 978-88-95315-48-5 Edizioni Le Penseur
17 x 24 cm – 450 Pagine – Full Colour Book
prezzo: 44 Euro

 

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Il presente volume intende essere una guida il più esaustiva possibile per tutti coloro che, già padroni delle tecniche base di video mapping, intendo- no approfondire l’argomento ed in particolare vogliono focalizzare l’attenzione sulla Spatial Augmented Reality (SAR) applicata ai beni culturali, siano essi artistici, archeologici o museali. La SAR offre in questo settore grandi potenzialità ancora non del tutto esplorate, soprattutto se si pensa ad una sua ibridazione con i sistemi museografici tradizionali o con i sistemi più avveniristici di mixed reality. Spesso infatti si configura come l'azione migliore da intraprendere per comunicare il passato in quanto, rendendo libera la fruizione da qualsiasi strumentazione, ne favorisce la funzione sociale di gruppo. Il testo, partendo da un rapido excursus sulle tecnologie attuali che stanno ponendo le basi per quelle del fututo, tratta le tecniche avanzate di acquisizione delle superfici per poi passare al tema della modellazione 3D e a MadMapper, attualmente l'unico software con specifiche funzioni per il video mapping come ad esempio la funzione per la scansione a luce strutturata. L'ultimo capitolo è infine dedicato al tema dell'Augmented Heritage e focalizza l'attenzione sull'utilizzo delle procedure multimediali volte alla comunicazione dei beni culturali attraverso un percorso ragionato che miri all’applicazione di tale tecnologia secondo un approccio critico e mediato tra analogico e digitale.

 


Argomenti trattati:
Metodi avanzati di Video Mapping
Mapping a scansione 2D
Mapping a scansione 3D
3D pose estimation
Modellazione da Hp a Lp
Come ottimizzare un modello 3D
Texture baking
MadMapper
MiniMad
La SAR applicata ai beni culturali


INDICE
Prefazione di Antonio Lampis
Introduzione di Donato Maniello

Capitolo 1 – L’arte fuori dagli schermi: tecnologie e stato dell’arte oggi  
1.1 Video proiettiamoci nel futuro - 1.2 Tecnologie contemporanee e potenzialità nella comunicazione

Capitolo 2 – Metodi avanzati per mappare una superficie 
2.1 Tecnologie dei videoproiettori – 2.2 Mapping a scansione 3D con la tecnica di Structure from Motion (SFM) – 2.2.1 UV Mapping – 2.2.2 Posizionamento camera per la texturizzazione – 2.2.3 Modellazione in Lp da modello in Hp – 2.2.4 Posizionamento camera dal punto di vista del video proiettore – 2.3 Mapping a scansione 2D (luce strutturata) – 2.4 Mapping virtuale: il 3D pose estimation – 2.5 Syphon: utilizzare After Effects e Cinema 4D nel mapping a ricalco – 2.5.1 After Effects e il mapping a ricalco in tempo reale - 2.5.2 Cinema 4D e il mapping a ricalco in tempo reale- 2.6 Note sulla trasformazione automatica da High poly in Low poly da scansioni in SFM di oggetti archeologici: il texture baking - 2.6.1 Riduzione mesh in Cinema 4D: da Hp in Lp - 2.6.2 XNormal - 2.6.3 Meshlab - 2.7 Visione prospettica nel mapping - 2.7.1 Punto di vista dei videoproiettori e del pubblico

Capitolo 3 – Ricostruire il reale nel virtuale: la modellazione 3D
3.1 Modalità e flussi di lavoro - 3.2 Creazione di modelli 3D reality based: Modalità A - 3.3 Creazione di modelli 3D reality based: Modalità B - 3.4 Considerazioni sull’ottimizzazione di un modello 3D per il video mapping

Capitolo 4 – MadMapper®: aumentiamo di contenuti la realtà
4.1 Panoramica generale dell’interfaccia del programma - 4.2 Collegare un video proiettore - 4.3 Metodologie di lavoro a confronto - 4.4 Spacial Scanner: il Mapping a scansione 2D (luce strutturata) - - Lo Spacial Scanner applicato alla scena urbana: Il Chiostro di San Francesco di Ostuni - 4.4.2 Lo Spacial Scanner applicato su un modello in scala 1:30: il Chiostro di San Francesco di Ostuni - 4.4.3 Un caso particolare di utilizzo dello Spacial Scanner - 4.5 Mappare le superfici in modalità live con immagine di background derivante dallo Spacial Scanner - 4.5.1 Utilizzare superfici Quad, maschere e gruppi - 4.5.2 Aggiungere linee e modificare le superfici con il Mesh Warping - 4.6 Adattare una vista prospettica ad un’altra - 4.6.1 Il Mesh Warping - 4.6.2 La tecnica per “parti” - 4.7 Accoppiare più video proiettori: l’Edge Blending - 4.8 miniMAD: un piccolo computer portatile - 4.8.1 miniMAD: controlli - 4.8.2 miniMAD: tastiera esterna - 4.8.3 miniMAD: colleghiamolo al computer e al videoproiettore - 4.9 Come mappare un controller esterno in MadMapper - 4.10 Mapping virtuale: come utilizzare le 3D Surface di MadMapper - 4.10.1 Donare profondità a superfici piatte: il 2.5D o reverse mapping - 4.10.2 Matching tra modello reale e virtuale attraverso la tecnica del 3D pose estimation

Capitolo 5 – La realtà spaziale aumentata applicata ai beni culturali: l’augmented heritage
con i contributi di Joanie Lemercier e Luca Canciello
5.1 Cinque idee per migliorare le esperienze nei musei (di Joanie Lemercier) - 5.2 Manipolare dati numerici per trasformarli in esperienze immersive utilizzando la realtà aumentata: presenza vs. assenza, copia vs. originale - 5.3 I campi di applicazione e le pratiche alternative in ambito Museale e sui beni culturali - 5.4 Dall’oggetto esposto all’oggetto narrato. Una premessa - 5.4.1 L’augmented heritage e la funzione sociale di gruppo 5.5 Augmented Reality in the Museum: la razionalizzazione di un processo - 5.6 Augmented Heritage per la per la valorizzazione dei beni culturali. Suoni e luci per il Königorgel di Nijmegen (Olanda) - 5.7 La magnifica avventura di un “frammento”. Il blocco N XLVI del Fregio nord del Partenone in realtà spaziale aumentata - 5.8 Il David di Michelangelo: un’applicazione di realtà aumentata sulla riproduzione in scala reale usando la tecnica del video mapping - 5.9 Augmented cityscape: il caso GLOWFestival come valorizzatore del patrimonio culturale del territorio - 5.10 Digitale e analogico come mezzi espressivi di comunicazione aumentata sull’arte: All Bands di Sol LeWitt e il Duomo di Messina - 5.11 Considerazioni sulla progettazione di contenuti audio in percorsi multimediali (di Luca Canciello) - 5.11.1 Percorso installativo multimediale, mostra “Tra Terra e Mare” (Sito Archeologico di Rione Terra, Pozzuoli) - 5.11.2 Installazione della Stanza del Tombarolo, mostra multimediale “A Casa d’Europa. Storie del cratere di Assteas” (Museo archeologico nazionale del Sannio Caudino) - 5.11.3 Installazione per il lancio della Porsche 911 Carrera 2015 (Centro Porsche Napoli) - 5.12 Arenberg Mine: mémoires du fond. Raccontare la miniera in realtà aumentata sulla riproduzione in scala - 5.13 Metodi, scelte e problematiche a confronto nell’utilizzo della S.A.R. applicata alla visualizzazione e comunicazione su riproduzioni in scala di beni culturali - 5.13.1 Spatial Display - 5.13.2 Superfici planari - 5.13.2.1 Modello in scala 1:2 dell’opera All Bands, di Sol LeWitt - 5.13.3 Superfici non planari - 5.13.3.1 Modello 3D in scala 1:30 del Chiostro San Francesco di Ostuni - 5.13.3.2 Modello 3D in scala 1:1 del Blocco N XLVI del Fregio Nord del Partenone - 5.13.3.3 Modello 3D in scala 1:1 del Dinos apulo a figure rosse - 5.13.4 Superfici discontinue 410 5.13.4.1 Modello 3D in scala 1:500 dell’ex sito minerario di Arenberg 410 5.13.5 Conclusioni - 5.14 Una passeggiata al Museo Archeologico Nazionale di Napoli: ricerche e proposte per installazioni multimediali basate sulla SAR - 5.15 Valutazioni alternative sull’uso del digitale per comunicare i beni culturali - 5.15.1 La Carta di Londra - 5.15.2 Comunicazione ibrida: l’analogico e il digitale nella museografia contemporanea - 5.15.2.1 Il trompe l’oeil - 5.15.2.2 Le Ghost Structures - 5.15.2.3 L’anfiteatro romano di Londra - 5.15.2.4 La stampa 3D nella riproduzione dei beni culturali e una sua alternativa per la riproduzione del Dinos apulo a figure rosse - 5.15.2.5 Ricomposizioni museografiche - 5.15.3 Conclusioni